Eliminare la miopia di futuro

Una delle ragioni per le quali oggi non riusciamo a fare una buona Pianificazione Strategica a lungo termine è la mancanza di protagonismo dei nostri collaboratori che deriva da una importante malattia: miopia di futuro.

Non si fanno coinvolgere o non li coinvolgiamo?

E se li coinvolgiamo perché non hanno motivazione e restano miopi?

Forse dipende da come trattiamo i nostri collaboratori.

Trattare i nostri collaboratori come bambini è una conseguenza della pedagogia del controllo: infantilizzare è infatti una strategia paternalistica che paralizza le energie creative (ti uso perché e finché mi servi).

Purtroppo è una pratica anche in ambito politico: non ci sono cittadini da promuovere ma un “pubblico da manipolare”; ed economico: i lavoratori non sono persone umane ma “risorse, materia da sfruttare”.

Moltissime de-pressioni che accadono nelle nostre imprese sono frutto di queste re-pressioni lavorative che fanno scomparire il desiderio e lasciano l’amarezza, l’invidia e la paura.

La miopia del futuro si manifesta quindi come mancanza di iniziativa, di creatività e di azione, perché l’immaginazione, motore del futuro, è ingolfata da questi lasciti di re-pressione.

Ti sarei chiesto: è possibile curare questa amarezza per ritrovare energia creativa e spirito di iniziativa?

Certamente si. È necessario “educare”, non “addestrare”.

È necessario far emergere lo spirito di una persona che è la fonte della creatività.

Per questo io inviterei i manager, per loro e per i propri collaboratori, a dedicare una buona mezz’ora della giornata ad esercizi di silenzio e meditazione o come si chiamano oggi, esercizi di Mindfulness. Una riscoperta di pratiche che accomunano tutte le culture più grandi del pianeta per eliminare l’ignoranza di sé, le illusioni e le dipendenze.

Per rimettere «a fuoco» il futuro, bisogna esercitarsi nel chiamare a raccolta quelle energie che ci fanno resistere alle re-pressioni e alle distrazioni a cui ci abbandoniamo.

I Greci chiamavano questa pratica/processo “enthymesis”, entrare nel cuore, che infatti significa anche: meditare, immaginare, progettare, creare e desiderare ardentemente.

Buon futuro.