La pianificazione strategica come unica risposta possibile ma…a quali domande?
Le organizzazioni di oggi devono confrontarsi in modo sempre più serrato con uno scenario al contorno, le cui principali caratteristiche si possono riassumere nelle parole: mutamento e complessità.
Per affrontare questi fattori in modo da garantire il successo aziendale nel tempo e quindi la sostenibilità di impresa, è necessario dotarsi di uno strumento di gestione essenziale: la pianificazione strategica.
Lo scenario del mutamento
Il contesto circostante una qualsiasi organizzazione è oggi caratterizzato da una continua dinamica trasformazione delle condizioni che dovrebbero fornirci gli elementi di riferimento su cui basare le nostre scelte ed i nostri investimenti:
cambia il mercato, cambiano le esigenze dei clienti, cambiano le tecnologie e sopraggiungono nuovi concorrenti, cambia la prospettiva della competizione, cambiano le leggi, cambia l’economia, cambia la finanza.
Tutto diventa più veloce!
E per farvi fronte con probabilità di successo è necessario essere ancora più veloci e più veloci degli altri, anticipando le future esigenze e le situazioni avverse con una pianificazione strategica di qualità.
Lo scenario della complessità
Ma come se non bastasse, tutto è diventato estremamente più complesso!
I fattori di rischio che possono portarci all’insuccesso sono sempre più numerosi e sempre più reciprocamente correlati, proviamo ad elencarne qualcuno.
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- Fattori esterni quali: l’aggressione continua delle nostre quote di mercato, la fidelizzazione dei clienti, l’immagine e la reputazione aziendale, la competitività dei prodotti e dei prezzi, le relazioni fiduciarie con i fornitori e le loro prestazioni, la tutela delle informazioni aziendali, la reperibilità di risorse finanziarie, la fiscalità, l’evoluzione delle leggi e la necessità di autorizzazioni e certificazioni, la responsabilità di impresa nei confronti di fattori etici, ambientali e di salute e sicurezza dei lavoratori.
- Fattori interni quali: le capacità manageriali, la disponibilità di competenze, le attitudini e le motivazioni del nostro personale, la qualità delle materie prima, l’efficienza operativa dei processi e la produttività, l’utilizzo delle utilities e delle tecnologie, le infrastrutture e la sicurezza informatica, i software gestionali.
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Solo un percorso di pianificazione strategica in grado armonizzare e sincronizzare tutti questi fattori, può consentire alla tua organizzazione di far pendere verso l’alto la leva del successo e di equilibrarne la tendenza alla perturbabilità causata dalle dinamiche del mutamento.La pianificazione strategica è l’unica risposta plausibile a tutto questo, perché:
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- consente di analizzare sistematicamente i fattori che influenzano i risultati della nostra azienda (mercato, qualità dei prodotti, qualità dei processi, efficienza interna, gestione finanziaria) e tradurli in decisioni e azioni vantaggiose
- consente di identificare le parti interessate (clienti, fornitori, azionisti, dipendenti, autorità governative) valutare con sistematicità il grado di influenza che essi potrebbero esercitare sui nostri risultati
- consente di istituire un meccanismo decisionale reattivo e rapido perché basato su dati raccolti con sistematicità, che faccia indirizzare le nostre scelte con la tempestività richiesta dalle trasformazioni occorrenti.
- definisce un “quadro riproducibile”, un “metodo di approccio” alla gestione delle trasformazioni aziendali che si rendono necessarie per ricercare e mantenere una condizione di successo nella nostra azienda.
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I passaggi chiave della pianificazione strategica
Esaminiamo insieme i passaggi chiave di un processo di pianificazione strategica:
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- parte dalla constatazione di “chi siamo e perché esistiamo” e ci conduce verso “cosa vorremmo diventare” in un arco temporale definito, e ci traccia il percorso da seguire in termini di passaggi necessari, risorse da spendere, sequenze operative e misuratori di riferimento.
- ci invita a pensare al “cosa” vogliamo realizzare e al “come” realizzarlo, ripartendo il compito in un numero definito di obiettivi chiari che ci consentono di assegnare ruoli e compiti chiari alle persone coinvolte interne
- ci permette di considerare tutti i fattori critici, prevenendo il rischio che si trasformino in fattori avversi e trasformando, con la chiarezza delle azioni, le minacce in opportunità.ci invita a considerare le reali competenze di cui è necessario approvvigionarsi per affrontare mutamento e complessità, e massimizzare così la probabilità di raggiungere lo scopo prefissato guidandoci nella scelta del team più adatto e vincente.
- ci invita a riflettere in corso d’opera sui risultati intermedi raggiunti, riesaminandoli rispetto ad eventuali trasformazioni occorse nel frattempo e modificando, se occorre, gli obiettivi e le azioni.
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Costruire e mantenere il successo della nostra impresa in uno scenario così mutevole e complesso, è possibile solo se “non lasciamo niente al caso”, sinonimo quindi di pianificazione strategica.
Roberto Lorusso
Founder and Ceo Duc In Altum srl