Hai mai preso in seria considerazione, l’ipotesi che la tua gestione aziendale non funzioni come vorresti perché i tuoi collaboratori non danno il massimo?
Hai mai analizzato le motivazioni alla base di questo comportamento?
Per una gestione aziendale ottimale hai bisogno certamente di instaurare con i tuoi collaboratori relazioni virtuose, ma prima di tutto devi conoscere il loro stile comportamentale.
Questo, infatti, non si manifesta solo nella loro vita privata, ma è parte integrante del loro approccio al lavoro.
In questo articolo, voglio presentarti due strumenti che uso con i miei clienti per diagnosticare lo stato di salute dei loro dipendenti.
Innanzitutto, lo stile comportamentale lo puoi comprendere utilizzando questa semplice tabella:
E’ un metodo semplice per capire la complessità della tua organizzazione dal punto di vista dei comportamenti.
Questo è il quadrante che a me piace chiamare il quadrante delle 4 A, ma che non corrisponde e non serve a fare il rating della organizzazione.
Di seguito, ti riporto una breve descrizione dei quattro stili comportamentali delineati di cui devi tenere conto nella tua gestione aziendale:
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- analitico. Persona riservata e passiva. E’ molto pratica e precisa. Ha metodo ed è paziente. Guarda i fatti e non i sentimenti. Ama la perfezione.
Ha una buona capacità di analisi e di ascolto con le idee degli altri è capace di eseguire lavori e costruire prodotti con perfezione.
Ha bisogno di: sicurezza, tempo per pensare, fatti concreti su cui basarsi;
- amichevole. Persona espansiva e passiva. E’ interessata alle persone ed ai sentimenti. Ha spirito di squadra, è paziente ed è leale.
Sa ascoltare ma ama anche parlare ed il contatto fisico. Non ha nozione del tempo e non vuole rischiare.
Ha bisogno di: essere accettato, ammirato e di piacere;
- animatore. Persona espansiva e attiva, è dogmatica. Nata per comunicare e ispirare fiducia negli altri. Espressiva e creativa, non ha nozione del tempo o di mete prefissate, è l’anima della festa.
Non è molto attento alle responsabilità ma è portato al comando. Sa essere competitivo, si annoia subito e diventa irrequieto.
Ha bisogno di: approvazione, attenzione, ammirazione, eccitazione, cambiamento e di vincere grandiosamente;
- autoritario. Persona riservata e attiva, risulta molto freddo e controllato. Ma sa rischiare in prima persona e lavora anche più degli altri.
Sa assumersi responsabilità ed è interessato al cambiamento. E’ competitivo, veloce ed efficiente. Cerca soluzioni ai problemi.
Ha bisogno di: fare il protagonista, dominare e vincere per dimostrare che ha ragione e che è il migliore.
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Queste “quattro A” hanno dei loro punti in comune ed è bene che tu li comprenda a fondo:
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- Amichevole – Animatore. Hanno interesse per la gente, i sentimenti, il lavoro in gruppo, le relazioni umane. Hanno piacere nel parlare ed avere un contatto fisico.
- Analitico – Autoritario. Hanno interesse per i compiti, i tempi, l’organizzazione, l’accuratezza, le mete, le regole e le buone partiche Sono riservate ed hanno un buon autocontrollo.
- Autoritario – Animatore. Hanno interesse per la direzione delle situazioni, desiderio di vincere e di rispetto reciproco, interesse per i cambiamenti, le sfide e le posizioni di rilievo. Hanno una buona abilità nel prendere decisioni.
- Amichevole – Analitico. Hanno interesse per la tranquillità e la sicurezza, desiderano essere aiutati. Sono lenti nel prendere una decisione e non sono autoritari.
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Il secondo strumento che puoi utilizzare nella tua gestione aziendale ha l’obiettivo di farti conoscere la “condotta” prevalente dei tuoi collaboratori, riferita alla necessità di lavorare con spirito collaborativo.
Per fare questo devi mettere in relazione due fattori:
“l’interesse per le altre persone della organizzazione” e “la capacità di prendere iniziative” (proattività).
La tabella da compilare è simile alla precedente:
Fai la somma delle persone che ricadono nelle seguenti combinazioni:
- In questo quadrante si collocano gli INDIFFERENTI. Persone senza iniziativa personale, loro stessi sono indifferenti agli altri come gli altri lo sono per loro. Potremmo definirli anche IGNOTI.
- Questa è la categoria degli INDIVIDUALISTI. Trattasi di persone con buona iniziativa personale, molto proattivi, ma con poco interesse per i colleghi o con quanti sono in relazione.
- In questo quadrante si collocano i PASSIVI. Sono soggetti che mostrano un buon interesse per chi li circonda, ma non prendono mai l’iniziativa, attendendo che qualcuno li coinvolga. Avvenuto ciò sanno cooperare.
- Le persone di questo quadrante le possiamo definire ALTRUISTI. Hanno spirito di iniziativa e mostrano un buon interesse per gli altri. Coinvolgono e sono pronti ad aiutare.
Come avrai capito, la tua gestione aziendale richiede innanzi tutto conoscenza e attenzione alle persone che lavorano nella tua squadra.
A tal proposito, vorrei riportarti un pezzo di un libro che ho letto recentemente: “Il papa e il manager” di Andreas Widmer.
Lascio a te la curiosità di approfondire le tematiche del libro, a me interessa farti comprendere cosa significa avere cura delle proprie persone:
“Quando tornava in Vaticano (riferendosi a Papa Giovanni Paolo II), dopo settimane in giro per il mondo, non andava direttamente nei suoi appartamenti a riposarsi come avrebbe fatto chiunque altro; al contrario si fermava a salutare tutto il personale che si era riunito per dargli il bentornato a casa”.
Non sarebbe fantastico se la tua gestione aziendale si arricchisse di momenti come questo?
Roberto Lorusso
Founder and Ceo Duc In Altum srl