Possiamo paragonare la gestione aziendale ad una famiglia.
Di fatto, alcune sono costituite da nuclei familiari.
Nelle famiglie, possiamo trovare diversi personaggi tipici che la nostra letteratura e il nostro cinema non si stanca mai di dipingere.
Ad esempio, la casalinga esaurita che riesce a fare 2956 cose al giorno lamentandosi 2957 volte assomiglia al responsabile della qualità con le sue 997 procedure per il controllo dei fornitori, la manutenzione delle sedie girevoli e persino per il corretto espletamento della funzione “sciacquone del water”.
Oppure l’adolescente che ascolta la musica in camera a tutto volume invece di fare i compiti non ricorda un po’ il collaboratore che ridacchia davanti al computer guardando le foto di Facebook?
Fortunatamente, le nostre famiglie e anche le nostre imprese sono costituite anche da esempi positivi.
E allora, è possibile trovare il padre di famiglia che insegna ai figli a far volare l’aquilone che ci ricorda tanto quei manager che guidano i nuovi entrati nel processo di inserimento aziendale.
La serenità all’interno della famiglia, e anche della gestione aziendale, è spesso conseguenza di relazioni soddisfacenti e soprattutto di un fattore decisivo: la collaborazione.
Grazie a questa, infatti, la casalinga aiutata dall’adolescente potrebbe essere un po’ meno esaurita, così come il responsabile della qualità potrebbe essere ridimensionato dal collega che, invece di pensare a Facebook, potrebbe svolgere qualche attività in più.
Potremmo definire la collaborazione come quella capacità che hanno le persone (nelle famiglie come nelle imprese) di darsi aiuto nei processi quotidiani per il raggiungimento di un comune benessere.
Per misurare il grado di collaborazione delle persone che lavorano con te (o se preferisci della tua famiglia), ti propongo uno strumento di analisi che ha come elementi di valutazione l’assertività e l’altruismo.
Innanzitutto, compila la seguente tabella:
e posiziona le persone nella seguente matrice.
Ecco la descrizione delle quattro possibili interpretazioni:
Sfuggente: queste persone non perseguono immediatamente né i propri interessi, né quelli delle altre persone o dell’azienda.
Non cercano il conflitto. Eludono diplomaticamente un problema o se va bene lo rimandano ad un momento migliore. Semplicemente sanno allontanarsi da ogni situazione che li minaccia.
Accomodante: le persone di questo quadrante trascurano i propri interessi per quelli degli altri; vivono a loro modo una forma di abnegazione.
Non sono competitive. Si adattano facilmente alle situazioni o prevaricazioni altrui.
Non si possono definire generose, altruiste nel senso delle virtù, in quanto sono tendenzialmente arrendevoli. Non cercano mai il confronto.
Competitivo: nella versione più negativa, queste sono persone che perseguono solo i loro interessi, anche a scapito delle altre persone.
Cercano potere, arrivano ad utilizzare qualsiasi mezzo pur di raggiungere i loro obiettivi (ottenere ciò che desiderano).
Ma se la competizione significa “sostenere i propri diritti”, qui vi troviamo persone che, al contrario degli accomodanti, sanno difendere un’idea che si ritiene giusta, o più semplicemente che sono orientati sempre alla vittoria.
Il loro problema che in questa vittoria non includono gli altri.
Collaborativo: le persone collaborative fanno sempre il tentativo di lavorare con gli altri in modo da trovare soluzioni che possano soddisfare pienamente i relativi interessi.
Sanno trovare sempre una alternativa al conflitto e non sfuggono al problema.
La ricerca costante della collaborazione favorisce un sano reciproco apprendimento e la formulazione di soluzioni creative.
La collaborazione nella gestione aziendale aumenta quando tutti vanno nella stessa direzione, che significa condividere la stessa visione di futuro.
E’ importante (per chi ne ha la possibilità) scegliere di farsi affiancare da persone che condividono la propria visione.
Attenzione!!!
Ciò non significa che dobbiamo circondarci di cloni che la pensano esattamente come noi.
In una famiglia, è proprio la differenza nel modo di vedere del padre rispetto alla madre o ai figli che ne costituisce la ricchezza ed è fonte di equilibrio.
Allo stesso modo, assicurati che nella tua impresa ci siano persone in grado di apportare diversità, attraverso il loro punto di vista.
La tua gestione aziendale sarà non solo più ricca, ma anche più efficace in quanto, guardando in più direzioni (ma andando verso un’unica direzione), aumenteranno le probabilità di evitare minacce e cogliere opportunità.
Roberto Lorusso
Founder and Ceo Duc In Altum srl